NON E’ LA CRISI DEL 2008 MA LO PUO’ DIVENTARE: la domanda o il paragone che stanno facendo molte persone, è se la crisi sia simile a quella del 2008. E’ bene fare chiarezza, la crisi del 2008 è stata provocata dall’eccesso di leva finanziaria del credito, privo di garanzie (subprime), che sfociò nello scoppio della bolla, appena la FED iniziò ad aumentare i tassi di interesse (tapering). Da quel momento coloro che avevano contratto prestiti e mutui non riuscirono più a onorare le rate, così che il castello di carta (le cartolarizzazioni, di quei debiti, vendute ad altre istituzioni finanziarie e bancarie) crollò innescando una crisi di fiducia che innescò una crisi finanziaria senza precedenti. Le banche non si fidavano più l’una dell’altra e non si scambiavano più denaro tra di loro, e di conseguenza non concedevano più prestiti a famiglie e imprese. Il contagio divenne cronico e coinvolse l’economia reale con gravissime ripercussioni sulla domanda. Oggi la situazione è inversa, stiamo assistendo ad una “quarantena economica” dovuta al blocco di domanda e offerta dell’economia reale, imposta al fine di bloccare il contagio epidemico. Il blocco in atto sta riducendo o azzerando i redditi, i consumi e i ricavi di tutti i settori economici. Naturalmente se si tratterà di uno stop momentaneo di 1 mese o massimo 2, avrà ripercussioni gravi sugli utili, ma se il blocco dovesse protrarsi per più tempo si metterà in discussione l’intero sistema economico, perché lo Stato non sarà mai in grado di attenuare le conseguenze che ne deriveranno, non per volontà, ma per l’enormità delle grandezze in gioco.
Questa diminuzione o azzeramento dei redditi, dei consumi e dei ricavi di tutti i settori economici, se non sostenuta da ingenti iniezioni di liquidità, attraverso strumenti non convenzionali come, la concessione di garanzie pubbliche sugli incrementi di liquidità elargite dalle banche, misure fiscali eccezionali, sostegno al reddito di dipendenti e lavoratori autonomi e moratoria di mutui e prestiti (da parte dello Stato), e misure di finanziamento delle banche a tassi negativi, acquisto di obbligazioni bancarie, deroga agli accantonamenti di capitale di salvaguardia delle banche (da parte della BCE), potrà velocemente divenire finanziaria ed economica nel breve e medio termine. Questo dev’essere in tutti i modi scongiurato con misure a sostegno della liquidità del sistema economico. Da sola l’Italia non può vincere, l’Europa deve mettere in campo misure senza precedenti e straordinarie per ostacolare una crisi finanziaria, senza precedenti.